Eccoci!
Eri alla ricerca dei Migliori Libri Di Leone Allacci?
Vogliamo darti il benvenuto su Librix!
Sicuramente con questa guida ti aiuteremo a trovare Migliori Libri Di Leone Allacci in pochissimo tempo.
Infatti in questa pagina troverai alcuni (massimo 3) dei Migliori Libri Di Leone Allacci e per ciascuno dei libri presenti ti lasciamo:
1) Titolo del libro dell’autore.
2) Descrizione o riassunto (se presente).
3) Link per acquistarlo su Amazon.
Attenzione: se dovessi trovare qualche errore nella lista dei Migliori Libri Di Leone Allacci ti consigliamo di procedere alla ricerca dal seguente link: cerca migliori libri per autore online.
Ecco la lista contenente i Migliori Libri Di Leone Allacci
Le Illustrazioni Di Monsignor Leone Allacci Alla Sua Raccolta Dei Poeti Antichi Edita In Napoli Nell' Anno 1661 (1847)
- Allacci, Leone (Autore)
Socratis, Antisthenis, Et Aliorum Socraticorum Epistolae (1637)
- Allacci, Leone (Autore)
De Mensura Temporum Antiquorum Et Praecipue Graecorum Exercitatio (1645)
- Allacci, Leone (Autore)
Animadversiones in Antiquitatum Etruscarum Fragmenta, Ab Inghiramio Edita
- Allacci, Leone (Autore)
Come detto prima se dovessi notare qualche errore in questa lista, clicca qua per cercare migliori libri per questo autore.
Perché abbiamo scelto questi 3 Migliori Libri Di Leone Allacci?
Il motivo è molto semplice:
perché rappresentano i migliori libri disponibili su Amazon su questo autore.
Abbiamo scelto solo quelli che secondo noi e secondi i lettori possono aiutarti.
Curiosità, storia e news sull’autore
Oltre alla lista dei Migliori Libri Di Leone Allacci ecco alcune curiosità che possono interessarti.
Leone Allacci, o Allacio, Allacius, Allatius (Chio, 1586 circa – Roma, 19 gennaio 1669), è stato un teologo e studioso greco, di espressione latina. «Ricordato per la Drammaturgia e per i dotti lavori sulla media ed infima letteratura bizantina, e soprattutto sulla Chiesa orientale, il bibliotecario Vaticano Leone Allacci (Leo Allatius, o talvolta Allacius), corrispondente di molti tra i principali intellettuali e politici del Seicento, sempre più si rivela come una delle figure centrali degli studi romani nel secolo, con interessi talmente numerosi da consentirci probabilmente di considerarlo l’esemplare poligrafo romano dell’età della Controriforma.»[1]